Un dispositivo: una possibilità in più per vivere sicuri
Siamo davvero protetti nella nostra vita quotidiana? La nostra sicurezza è al primo posto?
È comune la convinzione che il nostro corpo sia una macchina perfetta, senza errori, senza problemi imprevisti. In Italia si verifica un decesso improvviso ogni due giorni per problemi al cuore, eppure sembra che nessuno se ne accorga, o meglio si ignora la questione convincendosi che non è possibile far nulla per cambiare questi dati. Bisogna cominciare a mettere in pratica quella prevenzione di cui tanto si parla, ma questo non può bastare, perché la prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella diminuzione dei casi ma non può dare risposte efficaci nel momento in cui il problema si presenta. Nello specifico ciò che può fare la differenza è un particolare apparecchio, che, inviando leggere scariche elettriche, permette di ripristinare il normale ritmo cardiaco: il defibrillatore. Tale dispositivo è quasi sconosciuto perché purtroppo poco diffuso eppure bisogna considerare l’ importanza di ciò che nella maggior parte dei casi è “salva-vita”. A seguito di un arresto cardiaco bisogna infatti intervenire entro pochissimi minuti (dai 3 ai 5 minuti a seconda dei casi) per evitare danni permanenti o addirittura la morte. Da questo si può ben capire che essere dotati di un defibrillatore nelle strutture frequentate da molte persone è fondamentale per garantire una sicurezza che non può essere affidata esclusivamente alla chiamata del 118. Si pensi adesso alle strutture pubbliche: quante di queste ne sono dotate? E le scuole, quelle in cui migliaia di studenti passano parte della giornata, hanno il proprio defibrillatore? La risposta non è felice e ciò deve far riflettere, ma deve essere soprattutto una spinta per informarsi e cambiare le cose, perché si può salvaguardare la vita ed è un dovere di tutti impegnarsi per farlo. Un modello d’esempio e di speranza sono alcune città “cardioprotette” in cui i defibrillatori si trovano nelle piazze principali a servizio di chiunque ne abbia necessità: non sono sogni, ma realtà dove la tutela della vita viene posta prima di ogni altra cosa.