La tradizione vince a tavola
Nel giorno 13 Dicembre viene festeggiata una delle più amate Sante siciliane: Santa Lucia patrona di Siracusa.
La leggenda vuole che, nel 1646 a Palermo, durante un periodo di profonda carestia, i palermitani si siano rivolti proprio a Santa Lucia che, per le preghiere dei fedeli, fece attraccare una nave piena di grano nel porto palermitano. Dalla troppa fame però bollirono direttamente il grano aggiungendo soltanto dell’olio. Da qui nacque la cuccìa che, nei secoli successivi, venne addolcita e modificata. Ma la vera protagonista di questa festività è l’arancina, un piatto inizialmente arabo che venne poi modificato alla corte di Federico II. Si tratta di una palla di riso condita tradizionalmente con carne, o altro, con una panatura croccante.
Tommaso, uno chef del Bacio Bar ci spiega l’evoluzione del consumo di arancine durante la festività.
È cambiato il modo di fare le arancine?
<<Il modo di farlo è certamente cambiato nel corso degli anni, la ricetta tradizione è stata modificata, aggiungendo nuovi ingredienti in base alle richieste dei clienti. Ci sono state notevoli variazioni, come l’utilizzo del salmone, della burrata, del pollo e così via.>>
Qual è la più richiesta: carne o burro?
<< La più ordinata è sicuramente l’arancina alla carne. Nonostante la vastità di tipi di arancine, le classiche continuano ad essere ordinate con maggiore frequenza>>
Come preparazione ci sono state variazioni?
<< La preparazione è cambiata in funzione delle preferenze dei consumatori e delle loro abitudini alimentari, infatti sono state introdotte le arancine gourmet, che per esempio non sono fritte, ma cotte al forno perchè contengono ingredienti che vengono messi in risalto con questo tipo di cottura>>
Il guadagno nel giorno di Santa Lucia è aumentato nel corso del tempo?
<< Quest’anno, al Bacio Bar, si è verificato un incremento economico: sono infatti aumentate le preordinazioni. Ormai questa è una tradizione che non si può non festeggiare!>>
Alexandra Hriscu; Federica Scaletta
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