Piccoli campioni a scuola

Piccoli campioni a Scuola 

Continua la rubrica sui campioni del Liceo scientifico D’Alessandro

Secondo appuntamento con Alessio Scelta. 

Da Misilmeri a Palermo, un percorso ricco di sfide e soddisfazioni. La storia di Alessio Scelta, giovane calciatore siciliano, che con determinazione sta costruendo il suo futuro nel calcio professionistico. 

 

Alessio Scelta dichiara: “Sono di Misilmeri, ho 15 anni e gioco a calcio da quando ne avevo 8. La passione per il calcio mi è stata trasmessa da mio padre, che mi ha sempre spinto e continua a spingermi per farmi dare sempre il meglio. La mia prima squadra è stata il Villabate, dove ho giocato per 5 anni. All’età di 13 anni sono passato al Camaro,  una squadra dilettantistica di Messina affiliata all’Atalanta. Lì ho vissuto un anno difficile e intenso, perché a soli 13 anni mi sono ritrovato da solo, in un’altra città, senza i miei genitori e vivendo in una casa con degli sconosciuti. È stata un’esperienza che mi è servita sia a livello umano, in quanto grazie ad essa sono cresciuto molto ho acquisito maggiore consapevolezza, sia a livello calcistico. Durante questo anno ho avuto la possibilità di giocare tornei e partite amichevoli contro squadre professionistiche come Sampdoria, Torino, Sassuolo, Parma, Monza, Bologna, Reggina e Piacenza. 

 

A inizio giugno 2022 sono andato in prova alla Reggina per soli tre giorni. Qui ho partecipato a un torneo affrontando Napoli e Pescara. Dopo il torneo, la squadra voleva che giocassi con loro, ma purtroppo il progetto non è andato in porta   e io rimasi senza squadra. Dopo qualche mese, ad agosto, feci un provino nel Palermo. Mi allenaicon costanza per alcune settimane e tutti quegli sforzi furono ripagati quando mi chiesero di firmare un contratto. Ero quasi incredulo. Ad oggi sono al mio secondo anno nel Palermo e sono molto contento del mio percorso. Il primo anno è stato meraviglioso, ho trovato nella mia squadra prima sconosciuti e ora dei veri e propri amici. Ho avuto l’onore di indossare tre volte la maglia della nazionale e di allenarmi a Coverciano (sede della nazionale italiana di calcio). Inoltre, l’anno scorso ho affrontato un percorso che nessuno si aspettava, arrivando tra le prime otto squadre d’Italia. Quest’anno stiamo affrontando alcune difficoltà, ma sono sicuro che riusciremo a centrare i play-off. 

La vita da professionista è molto difficile e impegnativa. Mi alleno 4 volte a settimana per due ore e mezza al campo, mentre nei giorni liberi vado in palestra per migliorare il mio fisico. Una delle parti più difficili che ho dovuto affrontare è stato adattarmi al ritmo degli allenamenti e alla dieta. Sono un ragazzo molto ansioso e soffro la pressione pre-gara, ma nel momento in cui metto piede in campo mi libero di tutto. Ho due riti scaramantici prima che inizi la partita: il primo è quello di fare il riscaldamento con le scarpe slacciate e il secondo è fare uno stacco di testa durante l’entrata in campo. 

Il mio obiettivo futuro è quello di firmare un contratto da professionista e di esordire in prima squadra. Un consiglio che do a tutti quelli che vogliono diventare professionisti è di dare sempre il massimo in ogni cosa e di restare sempre umili. Mai esaltarsi, perché da un momento all’altro potresti essere fuori da tutto.” 

Girolamo Aiello, Davide Galioto e Stefano Scozzari.