Padre Frans van der Lugt un martire
La mattina del 7 Aprile, in Siria, è stato ucciso il prete gesuita olandese Frans van der Lugt, rimasto ad Homs, una città che si trova nella zona assediata dalle truppe del regime di Bashar al Assad. Il sacerdote aveva 72 anni, di cui 50 vissuti in Siria.
«E’ stato rapito da islamici armati che lo hanno picchiato e poi giustiziato con due proiettili alla testa, davanti alla residenza dei Gesuiti a Homs», afferma il responsabile della Provinciale dei Gesuiti per il Medio Oriente e Maghreb.
La residenza gesuita era appunto il rifugio di tanti cristiani, dove trovavano l’acqua e il poco cibo rimasto nella città. Nell’ultimo suo disperato appello, padre Frans affermava: «Insieme ai musulmani viviamo in una situazione difficile e dolorosa e soffriamo di tanti problemi. Il maggior di questi e’ la fame. La gente non trova da mangiare. Niente e’ piu’ doloroso – concludeva – che vedere le madri per strada in cerca di cibo per i loro figli».
E’ da ricordare che nell’evacuazione di febbraio, la maggior parte dei circa 60 cristiani aveva lasciato il centro storico, mentre Padre Frans era rimasto. E quando interrogato sul perché si ostinasse a rimanere, aveva risposto: «Il popolo siriano mi ha dato tantissimo: tanto buon cuore, tanta ispirazione e tutto quello che ha. Adesso soffre. E devo condividere il suo dolore e le sue difficoltà».
Federica Di Lorenzo