Noi siamo infinito – Recensione
We accept the love we think we deserve.
Il libro è una storia di adolescenti, triste e veritiera che coglie a pieno le insicurezze e i problemi dei giovani di oggi. Molte delle frasi che il protagonista scrive all’”amico” di penna sono molto profonde ed inducono a delle riflessioni. Charlie, il ragazzo protagonista, scrive ciò che ogni ragazzo pensa nella propria adolescenza in un modo così genuino che il libro cattura senza permettere di lasciarlo andare un attimo. Il titolo originale del libro è The Perks of Being a Wallflower, che letteralmente vuol dire “I vantaggi di essere la tappezzeria”. Non è così che ci si sente?
Trama del libro: Il romanzo è composto da un totale di cinque parti, compreso l’epilogo. Si tratta di un insieme di varie lettere che un adolescente di sedici anni invia sotto lo pseudonimo di Charlie ad uno sconosciuto.
Charlie ha una vita difficile: prima di arrivare al liceo il suo caro amico Michael si è suicidato, e adesso il ragazzo si sente solo al mondo ed incompreso. Charlie fa spesso riferimento alla defunta zia Helen, morta in un incidente stradale. Dice che la donna era la persona migliore che avesse mai conosciuto in tutta la sua giovane vita. A scuola l’insegnante di inglese si rende conto delle grandi capacità narrative del ragazzo e comincia a fargli leggere diversi libri al di fuori delle lezioni. Charlie è contento che l’insegnante lo lodi poiché il suo modo di scrivere migliora sempre più. Sempre a scuola, ad una partita di football, Charlie conosce un ragazzo di nome Patrick e la sua sorellastra Sam. Fanno sin da subito amicizia, e così i due cominciano ad introdurre Charlie ad un nuovo mondo. Lo fanno partecipare a varie feste, gli fanno ascoltare nuova musica e gli fanno conoscere le droghe, di cui Charlie in seguito comincerà a fare uso. Charlie nel mentre si innamora di Sam e confida all’amico delle lettere quanto forte sia il suo amore per lei. Sam, pur essendone a conoscenza, spiega a Charlie che dovrebbe ignorare questi sentimenti. Ad una festa, mentre era sotto gli effetti di un dolcetto alla marijuana, Charlie sorprende Patrick insieme al quarterback della squadra di football, Brad, ma Patrick lo convince a non far parola dell’accaduto con chiunque sia al di fuori del loro gruppo. Charlie si dimostra un buon amico e molto più grande della sua età, ma purtroppo compie un atto stupido: pur controvoglia, comincia a frequentare Mary Elizabeth, una ragazza della comitiva. Presto però si renderà conto di quanto lei non faccia per lui e ammette davanti a tutti di preferire Sam. Viene così allontanato dal gruppo e isolato. In quel periodo si comincia a sentire solo al mondo e ripensa sempre più frequentemente alla defunta zia Helen, la quale gli manca tantissimo. Un giorno però Patrick ha una rissa in mensa con Brad. Gli amici del quarterback si fanno avanti e cominciano a picchiare il giovane. Preso dall’adrenalina, Charlie si fa avanti in difesa dell’amico e fa a botte con gli altri, stendendoli e rimediando una settimana di punizione insieme a Brad. In compenso, fa pace con Sam e gli altri ragazzi della comitiva. Patrick gli spiega che il padre di Brad aveva sorpreso lui e il ragazzo nella propria casa, e aveva cominciato a massacrare il figlio di botte. Dopo dei fragili tentativi di fermarlo, Patrick ha abbandonato la casa. Il giovane omosessuale ora si sente solo, e la sua unica ancora di salvezza è proprio Charlie, che gli terrà compagnia anche nei giorni più bui. Arriva il giorno del diploma. Sam, Patrick e gli altri concludono il liceo e sono pronti per il college. Sam si è lasciata con il suo ragazzo e decide di dedicarsi completamente a Charlie, capendo di esserne innamorata. Ma quando sono finalmente insieme, Charlie si sente scosso per l’improvvisa vicinanza di lei e quindi preferisce tornare a casa. Poi spiega di aver fatto un sogno in cui la zia lo molestava e la cosa lo ha spaventato moltissimo. In una delle ultime lettere Charlie spiega di aver passato gli ultimi mesi in ospedale. Il dottore gli ha spiegato che per una settimana è stato in uno stato di incoscienza mentale e che non riconosceva nessuno, persino Patrick. Charlie, parlando con una psicologa, ricorda la zia Helen e il sogno. Così scopre che tutto ciò che ha sognato sulla zia è accaduto davvero. I genitori di Charlie sono distrutti ma cercano di farsi forza e di sostenere il figlio. Charlie riceve numerose visite da parte dei fratelli e degli amici. Quando finalmente viene dimesso è pronto per salutare la sua Sam che parte per il college.
Stephen Chbosky, nato a Pittsburgh il 25 gennaio 1970, è uno scrittore, regista, sceneggiatore e produttore statunitense.
Chbosky è noto per aver scritto il romanzo epistolare Ragazzo da parete, il cui titolo originale è The Perks of Being a Wallflower. Il suo romanzo è divenuto un cult negli Stati Uniti, tanto da essere considerato un best seller; è alla sua ventesima edizione e ha venduto oltre un milione di copie. Quest’ultimo è stato tradotto in sette lingue e pubblicato in Europa, Sud America e Asia.
All’età di 23 anni, Chbosky ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio The Four Corners Nowhere, che è stato presentato in concorso al Sundance. Dal 2006 al 2008 è co-ideatore della serie televisiva Jericho.
Inoltre Chbosky è il regista del film Noi siamo infinito, tratto dal suo romanzo Ragazzo da parete. Il film vede protagonisti Logan Lerman nel ruolo di Charlie, Emma Watson nel ruolo di Sam ed Ezra Miller nel ruolo di Patrick. Come previsto, il riadattamento cinematografico è stato un successo.
Sarah Rosa Torregrossa