Maduro està destruyendo Venezuela.
Maburro, così denominato il nuovo presidente venezuelano, che in spagnolo vuol dire asino, non è in grado di gestire l’economia del Paese portandolo così negli abissi più profondi, nonostante abbia le riserve petrolifere più grandi del mondo. Nella giornata della gioventù un gran numero di studenti sono scesi in piazza per cercare di ottenere la fine del governo di Maduro, ex autista di Chavez. La loro protesta è stata duramente repressa dalla polizia del luogo. Il risultato è stato: la morte di cinque ragazzi, sessantasei feriti e cento arresti. Leopoldo Lopez, laureato in economia all’università di Hadvard, è il leader del partito di opposizione venezuelano Volontà Popolare, che giorno 18 Febbraio 2014 si è consegnato alle autorità dopo aver detto: <<Non me ne andrò mai dal Venezuela, non ho nulla da nascondere>>.
Il Paese di Simon Bolivar durante e dopo i quindici anni di ‘chavismo’ non ha vissuto tempi positivi, anzi adesso la situazione va sempre più peggiorando. Infatti dalle recenti testimonianze è emerso che mancano gli alimenti di prima necessità. Nonostante la gravità della situazione, la censura governativa evita che queste informazioni vengano divulgate. Infatti Cono Corrano, studente universitario venezuelano che vive in Italia, dice: <<Sono state oscurate tutte le televisioni private. Se la gente si sincronizza sui canali di Stato trasmettono telenovelas e discorsi del presidente, ma non c’è alcun cenno dei morti di Caracas e alla feroce repressione di Maduro>>.
Maduro annuncia inoltre che farà ‘pulizia’ degli oppositori perché per lui sono una minaccia per il popolo. Il Paese, ora come ora, è soffocato dalla povertà e soprattutto dalla criminalità come mostrano le statistiche che ci riferiscono che solo nel 2013 ci sono stati 24 mila omicidi e quasi tutti rimasti impuniti, per questo motivo i venezuelani si sentono sempre più insicuri.
Valeria Rotino e Irene Pitarresi