Ludopatia, una malattia dilagante
“Mi restano due euro sul conto, dovrei lasciarli lì o tentare la fortuna?
Questa è una delle domande più frequenti che uomini e donne affetti da ludopatia si
pongono giornalmente. Ma la vera domanda è: si rendono davvero conto che il loro non è
più un semplice gioco ma una vera e propria ossessione?
Il 99% della popolazione non è consapevole di come si possa passare da un qualcosa di
occasionale a qualcosa di continuo e abituale.
La ludopatia – come riconosce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è una vera e
propria malattia mentale, con sintomi specifici e con impulsi incontrollabili. Più precisamente
ne parla come “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse,
nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi
conseguenze”. Il Manuale Diagnostico dei Disturbi mentali, DSM-IV t.r. ha definito la
ludopatia come un comportamento persistente, ricorrente e maladattativo di gioco che
compromette le attività personali, familiari o lavorative.
I possibili rischi del gioco d’azzardo sono:
– lo sviluppo di una dipendenza patologica
-depressione e altri disturbi psicologici
-conflitto familiari
-indebitamento
-stress
-perdita della credibilità personale
-insuccessi personali,lavorativi,sociali
-problemi legali
Il giocatore che diventa compulsivo e quindi dipendente dalla dinamica del “perdo-vinco e
perdo per rigiocare” non è semplicemente una persona che ha un vizio, perché spesso
quest’ultimo porta a conseguenze che potrebbero in qualche modo segnare o rovinare la
propria vita. È sicuramente un soggetto malato che ha bisogno di aiuto attraverso un
percorso ben strutturato che preveda un team di professionisti multidisciplinari, che va
seguito, compreso e curato.
Ma prima ancora della cura è necessaria l’accettazione della malattia e la consapevolezza
che bisogna superarla, altrimenti ciò non comporta alcun cambiamento nel soggetto
particolare.
Un notizia che ha particolarmente scosso i cittadini palermitani riguarda proprio la Ludopatia.
Il 6 Febbraio i carabinieri sono arrivati giusto in tempo per salvare un uomo che stava per
gettarsi dal Ponte Corleone,ex Baby Luna,proprio a causa dei suoi debiti per il gioco. In
lacrime ha confessato di essersi indebitato e di non riuscire a ripagare il debito,a quel punto
è stato consolato dalle forze dell’ ordine che si sono mostrate comprensive e pronte ad
aiutare l’ uomo.
Claudia Sidoti
Marta Varchi