Ludopatia giovanile: il gioco d’azzardo che rovina il futuro

 

 

Il fenomeno della ludopatia tra i giovani sta crescendo a ritmi preoccupanti. Sempre più ragazzi, compresi tra i 13 e i 17 anni, si avvicinano al gioco d’azzardo con apparente leggerezza, iniziando con una semplice “schedina” e arrivando, nel tempo, a investire somme considerevoli in slot machine, scommesse sportive e giochi online.

 

Secondo una ricerca dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la dipendenza dal gioco rappresenta una minaccia sempre più diffusa tra i minori. Il problema principale è la scarsa consapevolezza dei rischi: in giovane età, la percezione delle conseguenze economiche e psicologiche è spesso limitata. Il gioco d’azzardo, infatti, non è solo una questione di vincite o perdite, ma diventa una vera e propria fonte di adrenalina, spingendo i ragazzi a giocare non per guadagnare, ma per l’emozione stessa della scommessa.

Un esempio significativo è quello dell’ex calciatore della Juventus Nicolò Fagioli, che ha ammesso di essere arrivato a scommettere non per il denaro, ma per l’euforia che il gioco gli procurava. Lo stesso meccanismo è stato vissuto da “Simone” (nome di fantasia), un ragazzo che racconta di aver speso oltre 10 euro a settimana in scommesse sportive, un’abitudine che, nell’arco di un anno, si è trasformata in una spesa consistente. Oltre alle scommesse sul calcio, ha provato il brivido del gioco attraverso gratta e vinci, slot machine e casinò online, cimentandosi in giochi come blackjack e Crazy Time.

 

Un problema di regole (non) rispettate

 

Nonostante il gioco d’azzardo sia vietato ai minori, molti ragazzi riescono comunque ad accedere a scommesse e giochi online senza particolari ostacoli. Centri scommesse compiacenti, piattaforme poco controllate e l’uso di documenti di terzi rendono possibile questa violazione della legge.

Il desiderio di “soldi facili” è il motore che spinge i giovani a scommettere, alimentato dall’illusione di una vincita che possa cambiare tutto. Tuttavia, la realtà è ben diversa: le probabilità di successo sono bassissime e, mentre si insegue la “grande vincita”, si finisce per perdere sempre di più. La frase “mi fermerò quando avrò vinto” diventa un mantra che, nella maggior parte dei casi, porta solo a indebitarsi e a sviluppare una dipendenza difficile da controllare.

 

Conclusione: un allarme da non sottovalutare

 

La ludopatia giovanile è un problema serio che merita attenzione e interventi concreti. È fondamentale che istituzioni, scuole e famiglie collaborino per sensibilizzare i ragazzi sui pericoli del gioco d’azzardo e per rafforzare i controlli sui divieti esistenti. Ignorare il problema significa lasciare che un numero sempre maggiore di giovani metta a rischio il proprio futuro in nome di un’illusione.

Salvatore Buttitta

Gabriele Gambino

Antonio Rotino