Le ville bagheresi da un altro “punto di vista”. Luigia Perricone: “Bisogna sfidare tabù e pregiudizi!”
Da diversi giorni è iniziato a Bagheria un progetto per ipovedenti e non vedenti, gestito da Theia, un’associazione no-profit che si occupa di assistenza sociale e socio-sanitaria; istruzione e formazione; sviluppo di percorsi di integrazione e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, in modo da combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro; di tempo libero, di socializzazione, di autonomia culturale, integrazione scolastica. Il progetto denominato “Le ville bagheresi da un altro punto di vista”, sovvenzionato dalla Provincia di Palermo, si propone di promuovere l’autostima dei ragazzi, la socializzazione, le esperienze comuni, ma anche l’acquisizione di conoscenze riguardanti le ville bagheresi e il mondo che ci circonda. La novità del progetto sta nel dimostrare che si può capovolgere la posizione del diversamente abile da assistito a guida, se opportunamente stimolato. I soggetti, infatti, dopo un breve periodo di formazione e di tirocinio, ripercorreranno la vita e la storia di Bagheria e si trasformeranno per qualche giorno in guide d’eccezione delle ville bagheresi.
L’iniziativa parte dai componenti dell’associazione Theia, Patrizio Cinque, Luigia Perricone e Simone Monastra; a guidare il percorso, un esperto museale, Martino Grasso, che si avvarrà della preziosa collaborazione di Lorenzo Rizzo.
Articolo di Sergio Giuliana