La casa del sonno – Recensione
Quando perdi qualcuno e questo qualcuno ti manca, tu soffri perché la persona assente si è trasformata in un essere immaginario: irreale. Ma il tuo desiderio di lei non è immaginario. Così è a quello che devi aggrapparti: al desiderio. Perché è reale.
Il libro è articolato su numerosi personaggi e su piani diversi: narra del passato e del presente di questi. Si tratta di un continuo gioco di incastri tra passato e futuro che hanno come cardine una storia di amore, incominciata all’università, in cui si è disposti a tutto pur di raggiungere la felicità. Un amore difficile e irragiungibile, che non sarà mai ricambiato del tutto. E, mentre ci si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, i personaggi ormai adulti inciampano nel malessere, nella follia e nelle strane incongruenze della vita.
Trama del libro: La protagonista principale è Sarah, una narcolettica. All’inizio Sarah ha una relazione con il giovane Gregory, un ragazzo che appare molto attratto dal sonno e dai sogni della partner, tanto da tenere un quaderno dove appunta tutto ciò che li riguarda. Sarah però finisce per essere intimorita da Gregory e così si lasciano. All’università Sarah conosce una giovane studentessa appassionata di teatro, Veronica, e intraprende una relazione con questa. Nel mentre la ragazza conosce un altro studente, Robert, che si innamora perdutamente di lei. Non è però ricambiato per il suo essere uomo e ciò gli procura un enorme e costante dolore. I tre studenti, insieme ad un altro amico appassionato di cinema, Terry, passano le loro giornate in una caffetteria a discutere delle loro tesi di laurea. Dopo una sconvolgente scoperta Sarah decide di lasciare Veronica e confida a Robert che se lui fosse una donna, sarebbe la sua compagna perfetta. Dopo un ultimo incontro, i quattro si dividono definitivamente. Nel futuro imminente, Sarah si scopre completamente etero e diventerà un’insegnante di scuola elementare; scoprirà che Veronica si è suicidata perché insoddisfatta della propria vita lavorativa in città. Robert, con grande dispiacere di Sarah, è scomparso dalla circolazione e Terry, soffrendo di insonnia, sarà “ricoverato” nella clinica del dottor Gregory Dudden, l’ex fidanzato di Sarah, che come si sospettava sin dall’inizio è uno psicopatico che sogna di fare esperimenti sul sonno delle persone. Alla fine verrà raccontata la storia di Robert: pur di farsi amare da Sarah, ha deciso di cambiare sesso, trasformandosi in una donna, Cleo Madison. Preoccupato per la malattia di Sarah si laureerà in psicologia e principalmente nell’ambito riguardante il sonno.
Jonathan Coe è nato a Bromsgrove, Worcestershire. Ha studiato alla King Edward’s School, Birmingham, al Trinity College, Cambridge e all’Università di Warwick, dove ha anche insegnato poesia inglese. Ha in seguito lavorato nel campo musicale, scrivendo musica jazz e cabaret, ha poi fatto il correttore di bozze, prima di diventare scrittore e giornalista freelance.
Nel 2012 è stato insignito del titolo di duca di Prunes dal sovrano del Regno di Redonda.
Le sue opere contengono spesso una preoccupazione per le questioni sociali, anche se generalmente espressa in modo umoristico nella forma di satira. Il contesto storico e politico in cui si svolgono i suoi romanzi non è mai un semplice scenario di sfondo ma è trattato dettagliatamente, riuscendo ad accompagnare i personaggi in un’Inghilterra quasi reale. Di particolare rilievo è il suo affresco dell’Inghilterra degli ultimi trent’anni: questo parte da “La Banda dei Brocchi” che inquadra l’Inghilterra negli anni settanta, con il problema sindacale e del razzismo; la parte rappresentante l’Inghilterra degli anni ottanta è “La Famiglia Winshaw” che mostra sotto forma di allegoria una famiglia fortemente artigliata al potere ed economicamente violenta; il nuovo millennio inglese è descritto da “Circolo Chiuso” che riprende la vicenda de “La Banda dei Brocchi” negli anni duemila, senza però sapere (se non per alcuni sprazzi) ciò che hanno fatto i protagonisti nei dieci anni antecedenti. Quest’ultimo libro inquadra un’Inghilterra diversa ma anche simile: c’è qualcosa di consumistico, nel costo della vita, il razzismo è ancora fortemente presente ma vi è anche un senso politico ed economico diverso.
Sarah Rosa Torregrossa