Kamala, di nome e di fatto
Kamala è una donna esemplare, di spicco, con una personalità forte, intelligente, umile, ma anche tosta, una vera e propria leader. C’è da dire che il suo nome le calza a pennello, infatti la madre, Shyamala Gopalan, biologa immigrata dall’India e induista, l’ha voluta chiamare col nome “Kamala” che significa ”Loto”e ricorda le sue origini indiane. È anche un nome simbolico per l’emancipazione delle donne in India, in una cultura che adora le dee, produttrici di donne forti. Il padre Donald, nero giamaicano e professore di economia a Stanford, le ha donato il colore della pelle. Insieme, madre e padre, l’hanno cresciuta in mezzo agli attivisti per i diritti civili, tra proteste e incontri sociali in salotti ”radicali”; dove i libri più letti erano quelli che nelle scuole non c’erano.
Quella sera sul palco, durante il suo discorso da vice presidente, nel Delaware, appare solare e raggiante. Ma ciò che ha in particolare catturato la nostra attenzione nel suo discorso da vicepresidente è stato il suo abbigliamento. Un tailleur bianco: così Kamala Harris ha voluto rendere omaggio alle suffragette e alla loro battaglia per il diritto di voto alle donne. Non è la prima volta che però sceglie di vestirsi di bianco, infatti lo fa anche quando aveva prestato giuramento nel processo di impeachment del presidente Donald Trump. Una scelta totalmente in linea con il suo pensiero, riferendosi così a tutte le donne e bambine del paese non soltanto attraverso il suo emozionante discorso, ma anche con un look simbolico.
Lei nel suo discorso, si rivolge in particolare ai giovani, ai figli e alle figlie degli americani, invitandoli a sognare con ambizione, a guardarsi come nessuno li guarda, con la consapevolezza che ci sarà sempre qualcuno ad applaudirli. Ad applaudire Kamala c’è sempre stata la sorella Maya Harris, classe 1967, avvocato e appassionata di politica. Si è rivelata sempre presente nella sua vita, sostenendola in ogni sua battaglia, accompagnandola nella corsa verso la Casa Bianca, preoccupandosi di lei e coadiuvandola nelle sue scelte. Ciò che le unisce e le rende complici è questa passione per la politica, la democrazia e il rispetto dei diritti e delle libertà civili, essendo state sin da piccole circondate da adulti che marciavano per un solo valore: la giustizia. Forza e perseveranza sembrano essere i tratti distintivi delle due sorelle e la loro vita ne è la più lampante dimostrazione.
Marilisa Spinella & Alexandra Hriscu