Forum

Home Forum

    • Forum
    • Discussioni
    • Articoli
    • Last Post
    • La scuola secondo me
      Il mio ciclo scolastico si sta esaurendo. Ora so bene cosa avrei voluto. E che non ho mai avuto.
    • 0
    • 0
    • Nessuna discussione

    • Leggi, capisci, crea un opinione, esprimila, cresci…
      Cos'è per te la scuola? La solita domanda che, all'inizio di ogni nuovo percorso scolastico, i professori ti pongono per rompere il ghiaccio. Fra le risposte più gettonate: un diritto, un luogo di incontro, un'occasione di apprendimento, uno scambio di idee. Ma quanti in realtà credono che la scuola sia tutto questo? La viviamo davvero come se fosse un diritto che hanno conquistato per noi i nostri padri, e per il quale dovremmo sentirci fortunati? La intendiamo davvero come un luogo di incontro e di scambio di contenuti, di idee, di punti di vista? Sappiamo davvero che cosa vuol dire ''apprendimento''? La risposta, tristemente, è no. Allora cos'è che non va? Perché non viviamo la scuola come una concreta opportunità di formazione del nostro pensiero, di arricchimento del nostro carattere, ma semplicemente come una rottura che non vediamo l'ora finisca? Nella mia modesta opinione, c'è paura. Paura di parlare, di intervenire, di partecipare, di dire la propria. Forse per pudore, per timidezza. Forse più che la timidezza, a giocare a sfavore del dibattito e di una maggiore interazione docente-alunno è proprio il programma didattico. Infatti la corsa al completamento del programma spesso lascia poco spazio per approfondire le curiosità spontanee di noi studenti, i collegamenti con l'attualità che le lezioni curricolari ci offrono. Credo che quando il nostro programma incrocia dei temi d'interesse comune, sarebbe stimolante valorizzarli e soffermarcisi sentendo il contributo di noi studenti: come per esempio la politica, la filosofia, le dipendenze, l'adolescenza. Forse però, in alcuni casi, le nostre lacune a livello di conoscenze non ci danno i giusti presupposti per un dibattito consapevole  e costruttivo. Eppure è proprio il dialogo che innescherebbe quel meccanismo di crescita, di dibattito. Non bisogna essere spaventati dal confronto, perché le idee vanno contrastate con altre idee, con altre prospettive, così che si possano accrescere e migliorare. La scuola dovrebbe essere una sorta di piattaforma protetta, uno spazio in cui nessuno ti giudica, dove quindi ci si può preparare a contrasti di questo tipo, anche nella vita degli adulti, del lavoro, delle grandi responsabilità. Dall'altro lato però bisogna tenere presente che le idee vanno rispettate, nella loro molteplicità e diversità. Avere un'opinione diversa non significa avere necessariamente torto, per questo bisogna ricordarsi di dare lo spazio a tutti quelli che vogliono esprimersi, senza pensare rigidamente di essere gli unici nel giusto. Blake diceva che il confronto crea lotta, crea tensione fra opposti, che se costruttivi sono alla base del progresso. Sono una ragazza di diciott'anni che non vuole accettare la realtà con rassegnazione, perché non si sente subordinata né ad essa né a nessuno, perciò ho imparato a vincere la mia timidezza da bambina e a dire la mia, con diplomazia e rispetto. La strada per diventare grandi a 360° è lunga, ma il primo passo è imparare ad informarsi, per costruirsi un opinione e, successivamente, avere il coraggio di condividerla. Questa vuole essere una sorta di rubrica dello studente, dove anche qui sotto puoi farmi sapere la tua in merito. Trovi anche tu delle problematiche nel nostro sistema scolastico e nella concezione che i ragazzi hanno di scuola? A cosa pensi siano dovute? Grazie per la tua attenzione e, se vorrai, per il tuo contributo. Alessia    
    • 0
    • 0
    • Nessuna discussione