“Camere a gas” nel centro storico bagherese.
Cos’è rimasto di tutta la flora piantata dai nobili intorno alle loro ville durante il ‘700?
Molte ferite ha subito il patrimonio architettonico e ambientale della nostra città; ha ricevuto pugnalate alle spalle, inferte da coloro che invece avrebbero dovuto salvaguardare l’equilibrio ambientale e valorizzare le bellezze che rendevano Bagheria unica nel suo genere.
L’unico parco oggi fruibile è quello di Villa Galletti–San Cataldo, che domenica 15 dicembre è stata inaugurata dall’amministrazione comunale insieme al FAI. Alcuni alunni delle classi terze del nostro liceo hanno collaborato all’iniziativa come apprendisti ciceroni, illustrando ai visitatori la flora del parco e l’impianto geometrico dei viali e dei panottici (le cosiddette “Coffe-Houses”).
Considerando che questa realtà ambientale è l’unica rimasta nella piana della Baharìa, sorge spontaneo chiedersi come si possa accettare la proposta dell’attuale amministrazione comunale, che con la presentazione del nuovo PRG (adottato con delibera commissariale n. 74 del 9 ottobre 2013) ha deciso di convertire il giardino che un tempo faceva parte della settecentesca “villa Favazzi”, poi Quattrociocchi (e uno dei pochissimi spazi verdi della città), in un’area parcheggio. Insomma, un’ennesima pugnalata all’ambiente. Da questo progetto si evince, in alcuni casi, l’arretratezza della mentalità della nostra città: il bagherese vuole continuare a “cementificare” il territorio, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Infatti, considerando che questo giardino è l’unico spazio verde prossimo al centro storico, un’iniziativa del genere finirebbe con il trasformare il centro storico in una grande camera a gas, a causa dell’eccessivo traffico di automezzi; invece il centro storico andrebbe preservato, agendo con decisioni mirate alla riduzione del traffico (trasformandolo in zona a traffico limitato) e con la rivalutazione degli spazi verdi che, benché spesso non considerati, rappresentano una delle maggiori ricchezze di una città.
Articolo di Davide Scordato
Ndr: Anche Carmelo Di Salvo, presidente del Centro Commerciale Naturale Umberto Gallery, nella lettera presentata al Comune di Bagheria di osservazioni al PRG, ha criticato “la scelta di far divenire parcheggio il piccolo giardino FAVAZZI, (un polmone di verde nascosto ai più)”, giudicandola, scrive testualmente, “in palese contraddizione con lo spirito ambientalista che si vorrebbe dare al PRG”.