Cala il sipario
Successivamente al primo lock-down e quindi dopo la prima chiusura nazionale di tutti i locali, con l’arrivo della seconda ondata di contagi , il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha anche optato per la chiusura dei luoghi di spettacolo: cinema e teatri . Questa decisione ha suscitato molte polemiche tra i direttori artistici , attori e titolari di cinema i quali affermano che questi luoghi sono forniti di tutti i mezzi di sicurezza e rispettano le varie norme prestabilite . Grande è il problema soprattutto per le piccole compagnie e associazioni teatrali, le quali senza una ripresa economica potrebbero scomparire da questo settore. Non tutti danno peso alla questione economica, ma la problematica sembra avere a che fare con il riconoscimento del ruolo del cinema e del teatro all’interno della società. Come afferma l’attore e regista palermitano Angelo Faraci “La questione più che essere economica , ha a che fare con il rapporto con il pubblico, sentiamo la mancanza del nostro caloroso pubblico e cerchiamo tutti i giorni di essergli il più vicino possibile, soprattutto in questo brutto periodo, cercando, nonostante tutto quello che sta accadendo, di strappare un sorriso a tutti coloro che ci sostengono e amano questo mondo artistico. Ricordiamo che tra le migliori armi per sconfiggere questo virus oltre alle mascherine e le disposizioni anti-covid, c è il sorriso”. “Inoltre- afferma il regista- spero che tutto questo finisca presto per portare all’interno delle sale cinema nuovi contenuti e nuovi progetti per il 2021”. Sperando che le parole di Angelo Faraci siano profetiche non resta che aspettare di veder riaprire il sipario rosso che tanto ci manca.
Francesco Zarcone