Amicizie ed hobby durante il lockdown

 

 

Il primo lockdown, tenutosi nei mesi scorsi, ci ha permesso di avvicinarci ad alcune realtà molto diverse da quelle che facevano parte della nostra precedente quotidianità. Durante quel periodo molti hanno iniziato a interessarsi alle serie tv e trascorrevano pomeriggi interi con l’ansia di finire un episodio. Con la DAD, ci rimane davvero poco tempo libero, ma le serie sono diventare l’unica scappatoia che ci rimane in questo periodo così stressante. Guardare una serie anche in compagnia di amici tramite una riunione su Google meet oppure una chiamata su zoom, ci fa condividere emozioni e cose che ci piacciono. Condividere una serie con qualcuno non solo rende il nostro poco tempo libero speciale, ma abbiamo la possibilità di sentirci vicini.

Insieme alle serie tv, tra noi giovani è diffuso l’hobby i giochi online che, oltre ad essere un modo per impiegare il proprio tempo divertendosi, ci permettono di fare nuove amicizie con nostri coetanei di altri paesi, nazioni e addirittura continenti. Due dei giochi che ci piacciono in particolare sono “Among Us” e “Identity V”. Pur essendo due giochi molto diversi tra di loro, offrono entrambi la possibilità di rimanere in contatto con qualcuno con il quale, dopo averlo incontrato per caso, ci si può instaurare un buon rapporto.
Solitamente ci si conosce attraverso dei messaggi per alcuni giorni successivi all’incontro e poi il tutto finisce lì; al contrario, ci capita un po’ meno frequentemente di incontrare qualcuno con cui ci si possa scambiare il nickname di qualche altro social, come Instagram o Telegram. Successivamente, se la cosa dovesse diventare “più seria” ci si può scambiare il numero di telefono e si ha la possibilità, grazie a Whatsapp o altre app del genere che ci permettono di fare delle chiamate in modo gratuito anche fuori dall’Italia.
“Ad esempio, io, circa un mese fa, ho avuto la possibilità di conoscere una ragazza quindicenne che viene dall’Ucraina giocando ad Identity V. Parlare con lei mi ha dato la possibilità di conoscere qualcosa in più su di lei, sul suo paese e sulle loro tradizioni. Abbiamo anche parlato più volte al telefono e questo ha dato, sia a me che a lei, la possibilità di affrontare delle discussioni in inglese, cosa positiva per entrambe. Ci siamo anche divertite ad imparare delle parole delle nostre rispettive lingue e puntualmente continuiamo a giocare insieme quando ci resta del tempo dopo i compiti, magari anche parlando allo stesso tempo.”
Speriamo che qualche volta ci sarà possibile incontrare qualcuno di loro, conosciuto online e perché no, visitare il loro paese e viceversa.
Alessia Cangialosi, Roberta Rotondo.

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