ADDIO MOROSINI
Piermario Morosini, centrocampista 25enne del Livorno, sabato 14 aprile è morto all’ospedale Santo Spirito di Pescara dove era stato trasportato in condizioni disperate. Al giocatore, che si era accasciato in campo al 31′ minuto, nel corso della partita di calcio contro il Pescara, era stato immediatamente effettuato un messaggio cardiaco.
I soccorritori hanno provato anche a usare il defibrillatore ma, giunto in ospedale, per il giocatore non c’è stato più nulla da fare. Tutto era accaduto all’improvviso nel corso di un’azione offensiva del Pescara. Morosini era caduto in avanti, faccia a terra, apparentemente in preda a convulsioni, e immediatamente le due panchine e il guardalinee avevano attirato l’attenzione dell’arbitro Baratta che aveva fermato il gioco per permettere i tempestivi soccorsi dei medici. La situazione era apparsa da subito gravissima tanto che anche gli avversari aiutavano i soccorritori nelle operazioni di soccorso. Alle 17 circa arriva la notizia che Morosini non ce l’ha fatta. La salma di Piermario Morosini è arrivata a Bergamo martedì sera alle 21.20. Ad aspettare la salma, vicino allo stadio, c’erano centinaia di tifosi nerazzurri con striscioni e bandiere. Un lungo applauso ha accolto l’arrivo dell’auto funebre. Dietro la salma, la fidanzata di Piermario, Anna, giocatrice di pallavolo. Per l’Atalanta c’erano il direttore Pierpaolo Marino, il direttore sportivo Gabriele Zamagna e Stefano Percassi, figlio del presidente Antonio. Il corteo-fiaccolata, a passo lento, ha scortato la salma sino alla vicina chiesa della parrocchia del Monterosso. Oggi mercoledì 18 in serata si svolgerà una veglia di preghiera, mentre il rito funebre sarà celebrato giovedì 19 aprile alle 11.
Giorgio Catanzaro
Lorenzo Lanno