Festa della donna – Conferenza Amnesty

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1908. Il 3 maggio Corinne Brown presiedette la conferenza del Partito socialista di Chicago, a cui parteciparono tutte le donne in lotta per i propri diritti, dalle esponenti del Partito a quelle dei movimenti femministi borghesi. In tale occasione si discusse dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. La conferenza, chiamata proprio ”Woman’s Day”, non ebbe effetti immediati, ma contribuì a plasmare nelle menti il pensiero di un futuro suffragio universale, senza distinzioni di sesso. Fu così che in seguito si scelse di impegnare l’ultima settimana di febbraio dell’anno successivo con manifestazioni in favore del diritto di voto femminile. Era, ufficialmente, la prima ”giornata della donna”. Le manifestazioni, ripetutesi gli anni successivi, furono interrotte durante il periodo della Grande Guerra per poi sfociare nella cosiddetta ”Rivoluzione russa di febbraio” dell’ 8 marzo 1917, con cui le donne della capitale rivendicarono la fine della guerra. Per quel giorno fu fissata la ”Giornata internazionale dell’operaia”, e mentre noi Italiani dovemmo aspettare il 1922 per l’inaugurazione della prima giornata della donna sotto iniziativa del Partito comunista, quella celebrazione cominciò a ripetersi annualmente.

2013. Cos’è la festa della donna? Una delle tante ricorrenze che, anno dopo anno,  vede scemare il proprio significato d’origine. Un po’ come tutte le festività, la giornata dell’8 marzo diviene un pretesto per sfondare la routine quotidiana. Per la gioia dei consumisti e di chi ci guadagna,aggiungerei! Vendita di mimose a parte, la ‘giornata della donna’ è adesso l’occasione in cui tante ragazze si divertono in modi del tutto discutibili nelle discoteche, l’occasione in cui preferiscono ricevere un regalo piuttosto che rispetto tutto l’anno, dovrebbe invece essere una giornata in cui riflettere su ciò che noi tutti siamo nel presente, liberi di esercitare i nostri diritti solo grazie a secoli di proteste! Diritti che ancora oggi in molte parti del globo vengono continuamente lesi.

Ed è proprio riguardo il femminicidio, le discriminazioni sessuali e ogni forma di violenza sulle donne che si è svolto l’evento organizzato dal gruppo Giovani Amnesty International  Bagheria con la collaborazione del nostro liceo, il Liceo Classico “Scaduto” e l’ ITC “Sturzo” per la giornata dell’8 marzo presso il Supercinema di Bagheria, atto a sensibilizzare gli studenti delle medesime scuole su tali problemi.

Le attività della giornata sono iniziate alle ore 9:45 con una breve presentazione a cura delle rappresentanti degli istituti, seguita dal duo musicale costituito da Paolo Zarcone e Francesco Maria Martorana, che si è esibito nella ballata folk ”La Baronessa di Carini”, la cui storia narra di un delitto d’onore accaduto in epoca rinascimentale. Dopo la magistrale esecuzione si sono succeduti gli interventi dei vari ospiti dell’evento: Stella Bertuglia (referente alle Pari opportunità), Elvira Rotigliano (avvocato dell’Udi), Rossella Caleca (Sociologa), Caterina Vigilia (Presidente del Consiglio Comunale di Bagheria), Luigina Perricone (docente impegnata nel sociale), Dott.ssa M. L. Altomare (Dirigente USR) e Giuseppina Greco (Docente del nostro istituto). Durante la conferenza sono stati analizzati molti aspetti del problema, quali le discriminazioni derivate dalle differenze di genere ancora presenti nelle scuole o la scarsa presenza di modelli femminili a causa di una bassa percentuale di donne citate nei libri scolastici, che  spesso porta a un tentativo di omologazione degli schemi maschili. Ancora, si è discusso del basso numero, in tutto il mondo, di donne laureate e di donne in politica e poi, con l’ausilio di alcune statistiche EURES, è stato affrontato il tema del femminicidio: solo in Italia ogni 3 giorni una donna viene uccisa da persone con cui ha legami di affetto, tra cui parenti e fidanzati.

Durante l’evento è stato riprodotto il video realizzato dalla classe 4C della nostra scuola, in cui compaiono alcuni studenti, professori e lo stesso preside con brevi interventi sulla giornata. Ha avuto un piccolo spazio anche il gruppo teatrale coordinato dalla professoressa G. Lo Presti, che ha eseguito degli sketch riguardanti lo stalking e le violenze nei rapporti uomo-donna. L’evento è terminato con una breve presentazione dei vari membri del gruppo Amnesty e una descrizione dei loro obiettivi come associazione attiva nel territorio.

 

Stefano Morana  III G

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